
Ogni pietra di Roma è una lezione di ingegneria, ogni muro antico una sfida rivolta al futuro. In questa città millenaria, il dialogo con il passato è ininterrotto, quasi fisico: ci accompagna nei gesti quotidiani, ci interroga sul senso delle nostre azioni, ci ispira. È proprio da questo dialogo che nasce il volume in-genium, progetto fotografico e concettuale promosso da MAIRE e dalla sua Fondazione, in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo. Un viaggio per immagini e idee, alla scoperta di un legame profondo tra il sapere tecnico degli antichi e l'innovazione sostenibile che oggi guida il nostro Gruppo.
Abbiamo voluto raccontare, con in-genium, come l'eredità dell'ingegno umano quella che ha reso possibile la costruzione di acquedotti, porti, strade e città millenarie continui a vivere nei principi che guidano la nostra visione industriale. La tecnica, l'arte, la filosofia e l'archeologia si intrecciano in un'opera che non è solo contemplazione estetica, ma riflessione collettiva. Perché ogni tecnologia, anche la più avanzata, nasce sempre da un'idea semplice: migliorare la vita umana e creare valore duraturo.
Tra le pagine di questo nuovo numero di EVOLVE troverete alcune delle immagini tratte da in-genium. Sono sguardi profondi sul passato, ma rivolti al futuro. Abbiamo voluto coinvolgere giovani talenti delle Accademie di Belle Arti italiane per interpretare questa sfida visiva e culturale, chiedendo loro di rappresentare l'ingegneria di ieri, di oggi e di domani. È un segno concreto della nostra volontà di costruire ponti generazionali e culturali, di coltivare una nuova immaginazione tecnica capace di coniugare bellezza e funzionalità, sostenibilità e impatto sociale.
Come Presidente di MAIRE, credo fermamente che l'industria debba saper educare, ispirare, contaminarsi. E proprio per questo abbiamo scelto di parlare in questo numero di EVOLVE di un progetto che affonda le sue radici nella storia, ma che guarda lontano. Perché il futuro si costruisce con la memoria viva del passato. E l'ingegno quello autentico, quello che trasforma il mondo non ha tempo.
Nel nostro modo di pensare e di operare, l'innovazione non è un obiettivo da raggiungere: è un metodo, una mentalità, un'abitudine quotidiana. In MAIRE, ogni progetto, ogni decisione, ogni team è chiamato a contribuire a un processo evolutivo continuo che attraversa tutti i livelli dell'organizzazione, dalla ricerca tecnologica alla gestione del capitale umano. Il motto intorno al quale è focalizzato questo numero recita «Inspire Innovation: l'innovazione è in tutto ciò che facciamo». Non si tratta di uno slogan, ma di un impegno condiviso, che ha radici profonde nella nostra cultura e nel nostro modo di essere impresa.
Innovare significa molto più che inventare. Significa creare valore reale, misurabile, utile per chi utilizzerà una tecnologia, un impianto, una soluzione. E per farlo è necessario abbandonare l'idea che l'innovazione sia prerogativa di pochi esperti o di figure apicali. Al contrario: è un processo collettivo e trasversale, che nasce anche dalla libertà di pensiero critico e dalla diversità dei punti di vista. Le intuizioni più dirompenti non arrivano sempre da dove ci aspettiamo. E spesso sono proprio le contaminazioni tra generazioni, competenze e culture a generare il cambiamento vero.
In questa fase storica, in cui il nostro settore sta ridefinendo il proprio ruolo in risposta alle sfide della transizione energetica, è fondamentale per un'azienda tecnologica come la nostra avere una "casa dell'innovazione". È in quest'ottica che abbiamo ideato il Green Innovation District di Roma, il nostro nuovo hub di eccellenza che ospiterà laboratori, attività di ricerca industriale, sperimentazioni avanzate e impianti pilota. Qui svilupperemo le soluzioni tecnologiche, con l'obiettivo di portarle sul mercato in tempi rapidi, validandone la scalabilità industriale e il valore competitivo.
Ma l'innovazione non si limita alla sfera tecnica. Riguarda anche il modo in cui approcciamo i mercati, analizziamo i bisogni dei clienti, strutturiamo le nostre offerte. Ogni nuova tecnologia deve nascere insieme a un'idea chiara del suo posizionamento strategico, del valore che può generare e del cambiamento che è in grado di attivare. In MAIRE, il pensiero tecnologico è sempre accompagnato da una visione economica e sociale, capace di guidare scelte concrete, orientate al lungo termine.
Questa visione non sarebbe possibile senza le persone. Senza il coraggio di chi accetta il rischio, di chi sa affrontare l'incertezza, di chi mette in discussione lo status quo. Non è l'età a definire chi può innovare, ma lo spirito con cui ci si misura con la realtà. È questa l'attitudine che oggi cerchiamo, coltiviamo e valorizziamo in tutto il nostro ecosistema. Perché solo con uno sguardo aperto, critico, curioso possiamo davvero costruire un futuro industriale all'altezza delle sfide del nostro tempo. È in quest'ottica che ci siamo impegnati nella sfida di costruire una nuova Fondazione ITS, che stiamo lanciando con l'idea di formare i giovani alle nuove professioni della transizione energetica.
Durante il recente Capital Markets Day, ho voluto condividere con i nostri stakeholder non solo risultati e proiezioni, ma soprattutto una visione. "Frame Forward", il titolo scelto per l'evento, è stato un invito a incorniciare il futuro, a definirlo attraverso le azioni concrete che stiamo realizzando oggi. Innovare, infatti, significa anche saper cambiare ciò che funziona, avere il coraggio di evolvere continuamente anche nei successi. È per questo che ogni anno il nostro Capital Markets Day assume una forma diversa, si rinnova, diventa un appuntamento atteso da tutti, ricco di contenuti e di novità. Ho mostrato esempi tangibili dalla bicicletta a idrogeno al nostro impianto di upcycling di materiali plastici, fino all'elettrolizzatore NX FHYVE™ per spiegare come la tecnologia possa tradursi in soluzioni accessibili, scalabili, capaci di generare impatto reale nella vita quotidiana.
MAIRE oggi è una realtà unica nel pa- norama internazionale: coniughiamo l'e- sperienza esecutiva di TECNIMONT con la tecnologia sostenibile di NEXTCHEM. Questa integrazione ci consente di offrire soluzioni complete per la transizione energetica, adattabili ai diversi contesti geografici e geopolitici. I numeri parlano chiaro: già entro il 2029 prevediamo di ridurre del 37% le emissioni dirette, raggiungendo la neutralità carbonica. E grazie alle nostre tecnologie sono già state evitate circa 700mila tonnellate di CO₂. Ma oltre agli obiettivi ambientali, voglia- mo contribuire a rilanciare una grande ambizione industriale per l'Italia. Riporta- re nel nostro Paese la chimica d'eccellenza, costruire un ecosistema tecnologico competitivo, formare giovani professionisti capaci di guidare il cambiamento.
Questa è la nostra sfida, ma anche la nostra responsabilità: unire ingegno e visione per lasciare un'impronta duratura. Perché solo chi sa immaginare il futuro può avere il coraggio di costruirlo.

Questa è la nostra sfida, ma anche la nostra responsabilità: unire ingegno e vi- sione per lasciare un'impronta duratura. Perché solo chi sa immaginare il futuro può avere il coraggio di costruirlo.
Fabrizio Di AmatoFondatore e Presidente gruppo MAIREISSUE 12 – Giugno 2025
Il compito del designer, per prendere in prestito una splendida frase di Peter Drucker, è «convertire il bisogno in domanda».
[Tim Brown]
In un mondo complesso, affidarsi all'esperienza di un solo dominio non è solo limitante, può essere disastroso.
[David Epstein]
Le tensioni tecnologiche sono spesso accentuate dalla percezione che i benefici delle nuove tecnologie saranno riservati solo a piccole fasce della società, mentre i rischi saranno distribuiti più ampiamente.
[Calestous Juma]
I metodi usati per combattere il caffè in Medio Oriente (nel XVI secolo) sono molto simili a quelli utilizzati oggi per opporsi agli OGM.
[Calestous Juma]
I rischi del non fare nulla potrebbero superare i rischi dell'innovazione.
[Calestous Juma]
Fallisci presto per avere successo prima.
[Tim Brown]
Il design thinking inizia con la divergenza, il tentativo deliberato di ampliare la gamma di opzioni piuttosto che restringerle.
[Tim Brown]
Gran parte della preoccupazione è guidata dalla percezione della perdita, non necessariamente da prove concrete di perdita.
[Calestous Juma]
Non c'è niente di più frustrante che trovare la risposta giusta alla domanda sbagliata.
[Tim Brown]
Impariamo chi siamo nella pratica, non nella teoria.
[David Epstein]
Se un'idea diventa proprietà privata, è probabile che col tempo diventi stantia e fragile.
[Tim Brown]
Più uno studente è sicuro della risposta sbagliata, più l'informazione rimarrà impressa quando imparerà la risposta corretta.
[David Epstein]
Il modo più veloce per scoprire chi sono i tuoi nemici è provare a fare qualcosa di nuovo.
[Calestous Juma]
L'esplorazione non è solo un lusso capriccioso dell'educazione; è un beneficio centrale.
[David Epstein]
È difficile accettare che la strada migliore per l'apprendimento sia quella lenta e che ottenere risultati scarsi ora sia essenziale per ottenere risultati migliori in futuro.
[David Epstein]
Notizie tratte da:
• David Epstein, "Range: Why Generalists Triumph in a Specialized World", Riverhead Books
• Calestous Juma, "Innovation and Its Enemies: Why People Resist New Technologies", OUP Usa
• Tim Brown, "Change by Design: How Design Thinking Transforms Organizations and Inspires Innovation", HarperBusiness
PENSARE IN GRANDE, AGIRE CON EMPATIA
THE MAIRE TECNIMONT GROUP MAGAZINE EDITED BY Group Institutional Relations, Communication & Sustainability
Court of Milan registration - N.338 on the 06/12/2017
Carlo Nicolais
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Cultur-e www.cultur-e.it
EDITOR
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Issue completed: december 2024
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