Innovare, per MAIRE, non è solo una questione di tecnologia: è un principio guida che attraversa ogni ambito dell'azienda, dalla progettazione alla realizzazione degli impianti, dalla valorizzazione dei talenti alla costruzione di un ecosistema industriale sostenibile. È un approccio integrato che mette insieme ingegneria, digitalizzazione e transizione energetica per generare valore concreto e duraturo. Ed è proprio con questa visione che il Gruppo ha affrontato il Capital Markets Day 2025, momento chiave per condividere risultati, strategie e traiettorie future.

A dare il via ai lavori del Capital Markets Day è stato il presidente Fabrizio Di Amato, che ha introdotto il tema "Frame Forward" come visione e impegno concreto verso il futuro. «Il nostro obiettivo è incorniciare il futuro a partire da ciò che stiamo facendo oggi», ha dichiarato, ribadendo la volontà di accompagnare gli stakeholder lungo un percorso strategico fatto di tappe reali. Attraverso tre esempi – una bici a idrogeno, l'elettrolizzatore NX FHYVE™ e l'impianto di upcycling di Brescia – ha mostrato come le tecnologie MAIRE stiano già trasformando la transizione energetica in soluzioni tangibili. 

Ad entrare nel vivo dei lavori è stato il CEO Alessandro Bernini, con uno sguardo ai risultati finanziari 2024: «È stato il nostro miglior anno di sempre». Con ricavi in crescita del 38%, vicini ai 6 miliardi di euro, e un EBITDA salito del 41%, MAIRE ha dimostrato di saper coniugare solidità operativa e crescita sostenibile. Il risultato netto consolidato ha raggiunto i 212 milioni di euro. 

Ma non si tratta solo di numeri. La strategia del Gruppo si basa su una "doppia esposizione": da un lato i mercati tradizionali dell'energia, dall'altro lo sviluppo accelerato di tecnologie per la decarbonizzazione. Una combinazione che rende MAIRE resiliente e pronta ad affrontare scenari globali complessi.

Con un portafoglio ordini che supera i 13 miliardi e un rapporto book-to-bill medio di 1,5, il Gruppo guarda al futuro con fiducia. Solo nei primi mesi del 2025 sono già arrivati nuovi ordini per oltre 3,5 miliardi di euro. Una crescita che ha richiesto anche un rafforzamento delle competenze: la forza lavoro è aumentata del 50% in due anni, superando le 10.000 persone. «Sono le persone il vero motore di ciò che stiamo condividendo oggi», ha ricordato Bernini. 

Rendere reale la transizione, su larga scala

L'intervento di Giovanni Sale, SVP Corporate and Business Strategy di MAIRE, ha fornito la cornice strategica al percorso di innovazione del Gruppo, partendo da tre forze che definiscono la società contemporanea: Feed, Move e Make. La produzione globale di plastica vergine è destinata a superare i 730 milioni di tonnellate nel 2040, con meno del 10% attualmente riciclato. MAIRE risponde con l'upcycling, trasformando i rifiuti plastici in materiali di alta qualità grazie all'impianto di Brescia e alla tecnologia NX Replast. «Quel camion che vedete – ha spiegato Sale commentando un video – torna pieno di rifiuti verso l'impianto, chiudendo il ciclo». 

A supporto, un patrimonio che affonda le radici nella chimica di Giulio Natta. MAIRE è oggi leader nella progettazione di impianti per poliolefine, come dimostra l'esempio dell'innovativo stabilimento per ExxonMobil in Texas, che produce un polimero pensato per facilitare il riciclo. 

Passando a Feed e Move, Sale ha ricordato che la popolazione mondiale raggiungerà i 9,7 miliardi entro il 2050, con una domanda alimentare in aumento del 30% e una richiesta energetica triplicata. La risposta è nella diversificazione delle fonti: MAIRE lavora con le principali energy company per realizzare impianti a bassa intensità carbonica, come Hail & Ghasha ad Abu Dhabi, ed esplora nuovi vettori come metanolo, ammoniaca e persino il riciclo della CO₂ attraverso e-fuels. Visione e concretezza si uniscono nel progetto della E-Factory for Chemistry: un impianto integrato alimentato da reattori nucleari di nuova generazione, che forniranno elettroni puliti all'industria chimica. Un'iniziativa resa possibile anche grazie alla collabora- zione con Newcleo.

NEXTCHEM: innovazione concreta per un mondo sostenibile

A portare l'attenzione sul cuore tecnologico del Gruppo è stato Fabio Fritelli, Managing Director di NEXTCHEM. Il 2024 ha segnato un raddoppio dei risultati rispetto al 2022, con 358 milioni di euro di ricavi e una redditività tra le migliori del settore. Tre i pilastri della strategia: ampiezza tecnologica (oltre 30 tecnologie proprietarie e 2.500 brevetti), flessibilità applicativa e capacità di offrire soluzioni integrate. Tre sono anche i segmenti chiave: Sustainable Fertilizers (con focus su efficienza e riduzione emissioni nel settore dell'urea e dell'ammoniaca), Low Carbon Energy Vectors (dove SAF, metanolo e idrogeno sono i driver di una mobilità più pulita) e Circular Solutions (in cui riciclo meccanico e chimico, insieme ai biopolimeri, rappresentano la risposta al problema della plastica). 

Grazie a GasConTec, NEXTCHEM ha acquisito la licenza per Mexinol, che sarà impiegata nel più grande impianto al mondo per metanolo low-carbon. Con HyDep, lancerà un elettrolizzatore da 30 MW nel 2026, e con MyRemono il primo impianto per il riciclo del plexiglass, estensibile al polistirene. «La tecnologia è solo il punto di partenza» ha concluso Fritelli. «Ciò che conta è saperla industrializzare in modo rapido, flessibile e sostenibile».

TECNIMONT: esecuzione d'eccellenza al servizio della transizione

Alessandro Bernini ha poi spostato l'attenzione su TECNIMONT, cuore operativo del Gruppo. «Qui è dove la nostra capacità di esecuzione incontra una visione coraggiosa». Con 5,5 miliardi di euro di ricavi e oltre 300 milioni di EBITDA nel 2024, la divisione IE&CS conferma un trend di espansione costante. TECNI- MONT offre l'intero spettro dei servizi EPC, dagli studi FEED fino alla manutenzione predittiva. L'approccio integrato con NEXTCHEM consente soluzioni chiavi in mano, dalla tecnologia al project financing, grazie alla divisione MET Development. 

"Selettività" è la parola d'ordine: ogni progetto è valutato con attenzione, preferendo contratti a somma forfettaria (lump-sum) nei mercati già presidiati e modelli flessibili altrove. L'adozione dell'intelligenza artificiale, secondo il principio "humans in the loop", sta trasformando l'ingegneria industriale. A rafforzare la competitività di TECNIMONT è anche l'evoluzione digitale dei cantieri. Grazie a modelli di simulazione avanzati, è possibile ottimizzare risorse e tempi. «Con l'AI possiamo anticipare i colli di bottiglia e monitora- re in tempo reale» ha spiegato Bernini. L'obiettivo è ridurre imprevisti e migliorare la qualità complessiva. 

Nel contesto globale attuale, la resilienza della supply chain è un elemento cruciale: MAIRE vanta una rete di fornitori qualificati costruita in decenni, e punta a rafforzarla ulteriormente, anche per rispondere ai requisiti di contenuto locale. La fase di costruzione, infine, è affidata a subappaltatori selezionati, formati continuamente per garantire sicurezza, qualità ed efficienza.

Un piano per il futuro: obiettivi ambiziosi al 2034 

In chiusura, il CEO Alessandro Bernini ha presentato il nuovo piano strategico decennale 2025–2034. Dopo due anni consecutivi di obiettivi superati, MAIRE punta a oltre 11 miliardi di ricavi e più di 1 miliardo di EBITDA entro il 2034, con un margine del 10%. Il 70% del business sarà legato alla sostenibilità. NEXTCHEM crescerà fino al 25% annuo nei primi cinque anni, stabilizzandosi al 15–20% nella seconda fase. L'EBITDA oscillerà tra il 22% e il 27%. TECNIMONT raggiungerà 10 miliardi di ricavi, con un EBITDA raddoppiato. 

Il piano prevede fino a un miliardo di euro di investimenti in dieci anni, divisi equamente tra le due BU. Saranno destinati all'innovazione, alla digitalizzazione, all'ampliamento della capacità ingegneristica e all'attuazione del piano MET Zero. La generazione di cassa resta solida: 1,9 miliardi di euro attesi entro il 2034, con payout ratio in crescita fino al 66%. L'organico aumenterà del 60%, con nuovi hub ingegneristici e sistemi retributivi legati alle performance ESG. 

«Siamo determinati a continuare a creare valore, anno dopo anno, accrescendo i rendimenti e rafforzando il nostro business tecnologico» ha concluso Bernini. «E se il futuro è davvero ciò che vogliamo vedere, allora MAIRE ha già cominciato a costruirlo».