
In questo numero di Evolve – dedicato al motto "Inspire Innovation" – l'ambizione di MAIRE di trasformarsi in una AI-Driven Enterprise prende forma attraverso la visione strategica del suo Chief Information Officer, Michele Mariella. In una recente intervista rilasciata al magazine Industria Italiana, Mariella spiega come al centro di questa evoluzione ci sia un investimento di oltre un miliardo di euro in dieci anni per potenziare l'innovazione tecnologica, con focus su transizione energetica, digitalizzazione ed economia circolare.
L'obiettivo, sottolinea Mariella, è «sviluppare un sistema di orchestrazione di agenti di IA» capace di superare la logica dei singoli copilot per arrivare a una collaborazione intelligente e coordinata tra agenti digitali. Un progetto che integra soluzioni come digital twin, supply chain predittive, GenAI e un uso pervasivo dei dati, in collaborazione con partner tecnologici come SAP e Microsoft. «Il presente e il futuro si giocano sulla capacità di essere una AI-Driven Enterprise» , ribadisce il CIO, che guida una trasformazione strutturale dell'intero sistema IT e produttivo del gruppo.
Un pilastro fondamentale di questa trasformazione è NextPlant, la piattaforma digitale proprietaria progettata per supportare la realizzazione di impianti industriali nativamente digitali, sostenibili e altamente efficienti. NextPlant integra strumenti per la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione e la gestione degli impianti. L'obiettivo è accompagnare ogni fase della vita di un impianto, garantendo tracciabilità, riduzione dei costi e una drastica diminuzione dell'impronta carbonica. «I nuovi impianti devono essere progettati minimizzando l'impatto ambientale lungo tutto il loro ciclo di vita, dal design iniziale fino al decommissioning», spiega Mariella.
Accanto a NextPlant, MAIRE sta costruendo un ecosistema digitale integrato che rappresenta la base per sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale generativa. Questo ambiente consente non solo di automatizzare attività complesse, come il controllo documentale – già ridotto dell'80% in termini di effort – ma anche di estrarre valore strategico dai dati generati quotidianamente in ogni fase del progetto. Si tratta di una vera e propria rete digitale che collega reparti, sistemi e persone, rendendo i flussi informativi più fluidi, rapidi e intelligenti.

Secondo Michele Mariella, Chief Information Officer del Gruppo MAIRE, la trasformazione digitale è il motore per costruire impianti industriali più sostenibili, efficienti e integrati lungo l'intera catena del valore.
Un'altra innovazione chiave è rappresentata dal digital twin, gemello digitale dinamico che consente di simulare, monitorare e ottimizzare in tempo reale i processi di costruzione e operativi. «È una proiezione digitale che evolve insieme all'impianto reale», precisa Mariella. Utilizzato sia nella fase di commissioning sia in quella operativa, il digital twin permette di individuare scostamenti tra il modello teorico e la realtà, correggerli tempestivamente e migliorare la gestione e l'efficienza energetica. MAIRE applica inoltre una logica di servitizzazione: i dati raccolti dal campo alimentano aggiornamenti continui dei servizi offerti, migliorando l'esperienza del cliente e l'affidabilità degli impianti.
All'interno di questa cornice digitale, anche la supply chain assume un ruolo strategico. Con oltre 100 terabyte di dati movimentati per progetto e migliaia di fornitori globali, MAIRE ha adottato una gestione digitalizzata della filiera attraverso SAP – in particolare con SAP Ariba per il purchase to pay e le negoziazioni – affiancato da strumenti sviluppati internamente per il material management e il document management. L'analisi predittiva consente oggi di anticipare ritardi, ottimizzare l'approvvigionamento, monitorare la performance dei fornitori in termini di sicurezza, sostenibilità e solidità finanziaria. «La digitalizzazione della supply chain ci permette di essere reattivi anche in scenari complessi, come crisi geopolitiche o chiusure logistiche, mantenendo efficienza e competitività», afferma Mariella.
Il percorso è chiaro: integrare l'intelligenza artificiale in modo etico e pervasivo, potenziando le persone e migliorando la produttività dell'intera organizzazione. È in quest'ottica che nasce anche il programma "Humans in the Loop", che combina competenze umane e machine learning per garantire adattabilità, accuratezza e governance. L'ultimo passo' Un sistema in grado di orchestrare agenti intelligenti che operano in linguaggio naturale, capaci di attivarsi in sequenza o in parallelo, secondo logiche flessibili e dinamiche. «Questo approccio riduce il divario tra uomo e macchina e abilita un'AI che comprende davvero il contesto aziendale», conclude Mariella. Una visione potente, che riflette in pieno il significato del motto "Inspire Innovation".
in-genium. L'EREDITÀ DELL'INGEGNO, TRA PIETRA E ACCIAIO